Film props

100 oggetti di scena che hanno fatto la storia del cinema

Non riesco a immaginare un jedi brandire un’arma diversa dalla spada laser, così come non riesco a figurarmi un modo migliore di un bicchiere d’acqua sul cruscotto dell’auto per annunciare l’arrivo di un t-rex. Gli oggetti danno carattere al film. Sono selezionati con un’accuratezza impensabile e persino il più banale di loro ha alle spalle una storia.

Il nano da giardino del Favoloso mondo di Amelie

gnomo da giardino del favoloso mondo di amelie

L’idea dello gnomo è stata del regista Jean-Pierre Jeunet. Appariva già nella prima versione della sceneggiatura e nella storyboard disegnata da Luc Delporte. La production designer Aline Bonetto è andata a caccia di un nano da giardino per settimane, prima di imbattersi casualmente in quello adatto al ruolo. La stava aspettando in un negozio di giardinaggio e, come se sapesse di dover diventare una star del cinema, era accompagnato da un sosia: un altro nano da giardino identico a lui, così da poterlo sostituire sul set.
Più tardi la produzione si mise alla ricerca di altri gnomi come quello per girare alcune scene con effetti speciali. Non ne trovarono da nessuna parte: l’azienda che l’aveva prodotto era sparita nel nulla.

This gnome was just there for Amélie. This is the kind of miracle that happens when you make movies!

  • Aline Bonetto, production designer

La chitarra infuocata di Mad Max Fury Road

chitarrista heavy metal di mad max fury road

Immortal Joe aveva bisogno di qualcuno che infuocasse le sue truppe prima della battaglia. Chi meglio di un chitarrista heavy metal?! Nasce così la chitarra di Mad Max Fury Road, dall’idea della musica usata come arma. Una volta costruita la struttura dello strumento, con clacson, parti di tromba e una padella, lo scultore Michael Ulman ha trovato il modo per farla suonare davvero facendole sputare fiamme nel frattempo. Le ha costruito un telaio, proprio come quello di una macchina, ha saldato, imbullonato e imprecato.

Making the whole thing work musically was the hardest part.

  • Michael Ulman, scultore

Collegata ad un amplificatore ha suonato Baby Did a Bad Bad Thing di Chris Isaak, pronta a sopravvivere un anno nel deserto.

Il bicchiere d’acqua di Jurassic Park

bicchiere d'acqua di jurassic park

Far tremare un bicchiere di vetro è facile, basta attaccarci un motorino che lo faccia vibrare. Far increspare l’acqua a segnalare un t-rex in avvicinamento è un’altra storia. Michael Lantieri, designer degli effetti speciali di Jurassic Park, aveva messo tutta la sua squadra al lavoro sul problema, finché un giorno ha preso in mano la chitarra. Imbroccata a tentoni la giusta frequenza, la giusta nota, l’acqua nel bicchiere ha cominciato a incresparsi. Arriva il t-rex!

L’Anello del Signore Degli Anelli

l'anello del signore degli anelli

In procinto di sposarsi, Rick Porras, uno dei produttori del film, scelse un anello semplice e al contempo con una certa corposa importanza. Le proporzioni erano quelle giuste per farvi stare un’incisione in elfico tradotta dell’antica lingua di Mordor. Quindi si, l’Anello del Potere è in realtà una fede nuziale.

Scartati vari prototipi, l’Anello fu riprodotto una quarantina di volta nella sua versione definitiva. Ogni attore e stunt-man era dotato della sua copia.

Ce n’erano poi versioni speciali da usare in precisi momenti del film: uno super grande per ottenere un effetto distorto con il primissimo piano sul tavolo di casa Baggings, uno magnetico per garantire l’effetto pesantezza al momento della separazione tra Bilbo e il suo tesoro.

From memory, there was never a version with the glowing lettering. This became a visual effect.

– Grant Major, designer di produzione

Il telefono hamburger di Juno

telefono hamburger di juno

Se volessimo un telefono hamburger (e potete scommetterci che lo vogliamo), non dovrebbe essere troppo difficile procurarcelo. Quello di Juno arriva da un e-commerce giapponese. Acquistato in unica copia, con consegna dalla Cina.

It actually gets very little coverage in the movie. But that’s the whole point of the hamburger phone: it’s this inane kid thing crashing into a completely adult challenge, adult problem.

– Steve Saklad, designer di produzione

L’idolo d’oro di Indiana Jones e I predatori dell’Arca perduta

idolo d'oro di indiana jones

In un libro di scultura e architettura azteca c’era la foto di una dea della fertilità partoriente scolpita nella giada. Doveva essere più spaventosa. Lo scultore Keith Short, designer di produzione sul set del primo Indiana Jones, le lasciò il ghigno aperto in un’allegra boccaccia, ma la scolpì senza bulbi oculari.

L’ombrello di Cantando sotto la pioggia

cantando sotto la pioggia

Gene Kelly scorreva il testo della canzone per vedere se suggeriva qualcos’altro oltre all’ovvio, e d’istinto ha aggiunto quel che mancava al verso del primo ritornello: I’m singin’ and dancin’ in the rain.

Suddenly the mist began to clear, because a dance tagged onto a song suggested a positive and joyous emotion.

– Gene Kelly, regista, attore e ballerino

L’entusiasmo infantile nel saltare da una pozzanghera all’altra ispirò a Kelly una routine piena di buon umore, ma non così semplice da eseguire. La difficoltà stava nel coordinare l’ombrello con il ritmo della musica e poi c’era il rischio di scivolare sul bagnato rompendosi qualche osso, sciagura inimmaginabile per un ballerino. Gene Kelly, zuppo per tutta la durata delle riprese, era anche preoccupato di beccarsi un bel raffreddore (o peggio), così correva a riscaldarsi al sole al di fuori degli studios ogni volta che poteva. Alla fine tutto è andato bene e la danza sotto la pioggia è diventata una pietra miliare della storia del cinema.

La spada laser di Star Wars

spada laser di star wars

Roger Christian (set decorator) era al lavoro sul binocolo di Luke, quando trovò due pezzi di cinepresa: fissati insieme con la super colla, Christian si ritrovò tra le mani l’impugnatura di una spada laser. Ma le mancava ancora qualcosa. In un negozio di fotografia, all’interno di un paio di vecchi scatoloni messi a disposizione dal proprietario, trovò una mezza dozzina di batterie da flash della Graflex. Come trovare il sacro Graal. A quelli aggiunse pezzi di gomma zigrinata presi da una calcolatrice, completando così l’impugnatura.

I called George and said, you better have a look. He came and took it in his hand and smiled. And that’s more than approval with George. You’ve hit gold if you get a smile.

– Roger Christian, set decorator

Assemblato tutto quanto, il costo complessivo della prima spada laser non superava i 12 dollari.

Tentarono anche di produrre la lama con una patina retroriflettente e un motorino elettrico piazzato non proprio al centro per creare la tipica vibrazione. Non funzionò: la lama era troppo poco brillante, così fu ritoccata in computer grafica.

When I saw Ralph McQuarrie’s painting, and George’s description of the lightsaber, I knew this would be the symbol of the film. It was obvious. He had invented something that everybody in the world would want.

– Roger Christian

Thrillist ha raccolto 100 di queste storie, una per ogni oggetto entrato nell’immaginario comune e nella storia del cinema.

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