Kiki, consegne a domicilio: la magia nell’insicurezza

Tradizione vuole che quando una strega compie 13 anni lasci la famiglia partendo per l’apprendistato che la consacrerà strega a tutti gli effetti. Per onorare la tradizione, Kiki prende il volo sulla collaudata scopa di saggina della madre, alla ricerca di una città in cui mettersi alla prova. Possibilmente vista mare.

Ricorda un po’ me, partita per Genova alla fine del liceo. Niente gatto nero e niente scopa (mamma, non oserei mai darti della strega 😜), ma una città di mare all’orizzonte c’era, con il faro più alto del Mediterraneo a proiettare luci e ombre sul mio cammino. Non so dire chi l’abbia avuta vinta, se io o la città. Oggi, che sono d’umore malmostoso, la vittoria la concederò a lei.

Kiki percorre un viaggio dell’eroe inconsueto, o meglio tanto usuale da perdere ogni aura d’eroismo. Deve prendersi cura di se stessa e del gatto Jiji, trovare i soldi per la spesa e assicurarsi un tetto sopra la testa. Ad Hayao Miyazaki non serve un’epica lotta tra bene e male per movimentare la situazione. Lui, poeta della quotidianità, dona alla sua Kiki l’insicurezza.

Si ritiene che il potere di volare liberi dalla terra, ma la libertà è accompagnata da ansia e solitudine.
Hayao Miyazaki

E cosa si può fare quando l’ispirazione viene meno e anche i poteri magici scompaiono, gravati da solitudine e scoramento?
Entrare in contatto con la natura, fare altro, prendersi il lusso di un momento. Domandare l’aiuto di un amico, non sperarlo solo. È una risposta così pratica quella che Ursula, l’amica pittrice, dà a Kiki, che mi rassicura ogni volta.

Del resto quel “concedersi un momento” è la quintessenza dei lavori di Miyazaki, non solo di Kiki – Consegne a domicilio. Nei suoi film le azioni non sono per forza funzionali al procedere della storia. Talvolta un personaggio osserva lo scorrere del fiume, sospira o solo si siede per pochi istanti.

Abbiamo una parola per questo, in giapponese. È ma. Vuoto. È lì intenzionalmente.
Hayao Miyazaki

Ho messo su il blu-ray di Kiki – Consegne a domicilio. Ho gustato il silenzio. La giornata non sembra più così grigia.

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